Isole Egadi quali sono e cosa ti aspetta visitando le tre perle del mediterraneo
L'arcipelago e l'area marina protetta
L’arcipelago delle Isole Egadi è un gruppo di tre isole incastonate nel mare blu a poche miglia dalla costa della città di Trapani, in Sicilia. Insieme alle tre isole principali (Favignana, Levanzo e Marettimo) fanno parte dell’arcipelago anche gli isolotti di Formica e Maraone. La bellezza delle Isole Egadi è riconosciuta in tutta il mondo e accoglie ogni anno centinaia di migliaia di visitatori pronti a godere del sole e del mare della Sicilia.
Il clima mite e la qualità della vita sopra e sotto la superficie del mare ha reso le isole dell’arcipelago delle Egadi un paradiso non solo per le persone. Qui tantissime specie animali e vegetali, anche rare, hanno trovato l’habitat ideale per continuare a vivere e riprodursi: tartarughe marine Caretta Caretta, delfini e capodogli, ma anche piante come la Posidonia maritima sott’acqua, o la Calendula Maritima che abita soltanto sulle coste nord occidentali della provincia di Trapani.
Per proteggere questa biodiversità così preziosa, dal 1991 è stata istituita un’Area Marina Protetta su tutta l’area dell’arcipelago delle Egadi. La Riserva lavora per il monitoraggio e il mantenimento degli equilibri biologici della flora e della fauna marina dell’area, oltre che per la sensibilizzazione delle persone alle tematiche ambientali e lo sviluppo sostenibile dell’area insieme ad amministrazione locale, strutture turistiche e abitanti delle isole.
I tesori sottomarini della Riserva Marina non finiscono qui. Esistono 77 punti d’immersione subacquei sparsi in tutta l’area dell’arcipelago che raccontano la storia di questo angolo di mondo. Qui gli appassionati di immersioni e archeologia marina avranno il privilegio di incontrare resti archeologici di epoca punica e romana insieme agli amici subacquei che abitano i fondali. Un’esperienza unica.
Favignana, l'isola a farfalla
Favignana è l’isola più grande dell’arcipelago, con i suoi quasi 20 km quadrati di superficie. Il nome dell’isola è di origine latina. Favonio infatti è il vento caldo proveniente da ovest che i Romani sentivano soffiare sull’isola, quale grande porta occidentale della Sicilia, e che ha ispirato il nome attuale dell’isola. Ma non è l’unico appellativo con cui Favignana era conosciuta. Prima dei romani, l’isola si chiamava Aegusa, che deriva dal greco Aigousa ed è un nome associato ai numerosi esemplari di capre che abitavano l’isola in antichità. La forma dell’isola di Favignana, stretta al centro e ampia ai lati ricorda la forma caratteristica di una farfalla, associato alla geografia dell’isola vista dall’alto.
Spostandoci sul livello del mare, le ali di questa farfalla di pietra sono costellate di preziosi anfratti marini: le coste di Favignana custodiscono spiagge e cale bellissime disegnate dalla natura e dalla mano dell’uomo. Tra le più amate ricordiamo Cala Rossa, Cala Azzurra, ma anche Bue Marino, Cala rotonda.
Il paesaggio di Favignana è dominato da un promontorio posto al centro dell’isola: il Monte Santa Caterina è alto poco più di 300 metri ed è incoronato da un antico Castello di origine saracena e modificato e arricchito strutturalmente dalle popolazioni che conquistarono l’isola nei secoli successivi.
Altra caratteristica del paesaggio favignanese sono le antiche Cave di Calcarenite, o tufo, la cui estrazione in passato ha trainato l’economia dell’isola e ha lasciato segni evidenti dell’attività umana sull’isola, trasformando questi resti in caratteristica orografica dell’isola.
Levanzo e Marettimo
Levanzo e Marettimo sono rispettivamente la più piccola e la più lontana isola dalla costa di Trapani.
Levanzo si trova poco distante da Favignana, anche lei puntellata da spiagge e cale selvagge e affascinanti: Cala fridda e Cala Minnola sono le più conosciute dai visitatori. Sull’isola è incastonato un piccolissimo paese fatto di case bianche con le finestre blu, decorate con i colori vivaci delle bouganville. Domina tutta l’isola una fitta pineta mediterranea, luogo di ristoro dei visitatori durante le soste delle loro calde giornate al mare. Anche a Levanzo possiamo trovare importanti testimonianze storico-archeologiche, che ci portano addirittura nella preistoria: la Grotta del Genovese, in una delle aree più remote dell’isola, custodisce pitture rupestri del 9860 a.C. e rinvenute solo nel 1949.
L’ultima isola, Marettimo, si trova all’estremo ovest dell’arcipelago, nell’area della Riserva più remota ma anche più tutelata. A differenza delle altre due isole principali, la costa di Marettimo nasconde affascinanti grotte marine visitabili solo grazie alle barche dei pescatori dell’isola. Se ne contano almeno 400! Tra le grotte più affascinanti possiamo citare la grotta del Cammello, la grotta del Tuono, la grotta del Presepe.
Ogni isola dell’arcipelago Egadi è una perla preziosa del mediterraneo con le sue bellezze naturali custodite tra terra e mano. Tutte da scoprire.